Sezione Allenamento
L' organizzazione dell'allenamento in periodi
La strutturazione dell'allenamento è il processo attraverso
il quale il processo di allenamento si assicura una unità, integrando le
diverse componenti , le loro diverse relazioni , e il loro carattere
conseguente. In essa si definiscono in ordine razionale le interazioni dei vari
aspetti contenunti attienenti alla pratica dall'allenamento , le fasi dis
viluppo organizzate in periodi e cicli.
La complessità dedli adattamenti , e la nescessità di
intervallare fasi di lavoro duro con fasi di recupero , rendono necessario lo
sviluppo di unità articolate di allenamento e di loro gruppi( più sedute) che
rispettino i tempi più importanti dell'adattamento, per cui nella
programmazione e periodizzazione dell'allenamento si distinguono tre periodi di
preparazione di durata differente:
- microciclo
- mesociclo
- macrociclo
E' una delle unità fondamentali dell'allenamento , della
durata si una settimana sia per ragioni biologiche che di praticità sociale.
Il mesociclo
Può comprendere l'organizzazione di 2 - 6 settimane di
allenamento , quindi di più microcicli.
Il macrociclo
Sono cicli plurimensili che comprendono più mesocicli. La
sua durata può essere da tre a quattro mesi fino a un anno. Nella preparazione
tradizionale si considera la distinzione in tre periodi fondamentali:
il periodo preparatorio
il periodo agonistico
il periodo di transizione
Estratto da " Fondamenti dell'allenamento
sportivo" , Renato Manno , Zanichelli
Il Programma didattico
Il programma didattico risulta l'elemento centrale della
periodizzazione dell'allenamento, ogni società oggi giorno prima che inizi la
stazione sportiva è bene che stili un programma didattico completo e
dettagliato, in modo da fissare e favorire il raggiungimento degli obiettivi ,
tutto ciò ovviamente prendendo in considerazione le diverse fasce d'età e fasi
di sviluppo.
Seguendo il modello Juventus Soccer Schools è possibile
dividere il programma didattico in 4 macro aree: Fisico motoria, Tecnica,
Tattica e socio/emotiva. Successivamente è possibile identificare altre 7 micro
aree subordinate alle 4 precedenti, e sono: Capacità condizionali, Capacità
coordinative, abilità tecniche e tattiche, capacità cognitive, emotivo/sociali
e fattori mentali.
Riassumendo il programma didattico delinea:
- le mete educative( legati agli aspetti motivazionali, comportamentali e relazionari )
- gli obiettivi da raggiungere ( riguardo alle 4 macro aree)
- le attività da realizzare ( esercitazioni da proporre in relazione all'età e agli obiettivi stabiliti nel programma)
- le modalità con le quali verificare le capacità acquisite ( scelta dei test da somministrare in determinati periodi)
- i parametri per la valutazione dei processi didattici realizzati
Principi generali dell'allenamento
Ogni tipo di attività fisica determina sull'organismo
effetti di natura fisiologica che in una ripetizione sistematica e continuativa nel tempo scatena
una reazione di difesa e adattamento con conseguenti risposte funzionali più
economiche e resistenti alfine di un migliore rendimento.
L'allenamento è “un processo pedagogico educativo continuo
che si concretizza nell'’organizzazione dell ’esercizio fisico ripetuto in
qualità, quantità ed intensità tali da produrre carichi progressivamente
crescenti che stimolano i processi fisiologici di
supercompensazione dell ’organismo e favoriscono l’'aumento delle capacità
fisiche , psichiche, tecniche e tattiche dell’atleta, al fine di esaltarne e
consolidarne il rendimento in gara” (Prof. Carlo Vittori). È evidente che tale
concetto generale va adattato di volta in volta in considerazione dell'età,
qualità fisiche, grado di allenamento qualitativo e quantitativo dell'atleta.
In una moderna metodologia vanno considerati anche quegli aspetti psicologici
individuali e sociali che risultano determinanti all'ottenimento della massima
performance.
Principi generali
- continuità: l'allenamento deve svolgersi in continuità nel
tempo eliminando periodi di riposo
eccessivamente lunghi che creano i presupposti di
“adattamento alla inattività” e quindi perdita del lavoro
precedentemente svolto. Pertanto la frequenza degli
allenamenti, anche in periodi di riduzioni del lavoro,
dovrà essere tale da garantire almeno il mantenimento di
quanto acquisito;
- variabilità: l'allenamento sarà più redditizio e più
facilmente gradito quando comprenderà una serie
molteplice di attività ed esercizi studiati in forma e successione tale
da evitare l'insorgere della noia e
dell'affaticamento nervoso, fattori che riducono
sensibilmente la capacità applicativa e l'interesse dell'atleta.
La variazione degli esercizi e dei metodi evita anche la
formazione di "barriere" ovvero impedimenti
all'ulteriore sviluppo delle capacità motorie;
- sistematicità: organizzazione razionale tra le sequenze di
allenamento e la frequenza con cui vengono
proposti certi tipi di esercitazioni ;
- ciclicità: i carichi vanno organizzati in relazione ai
diversi periodi programmati, pertanto devono avere le
caratteristiche quantitative e qualitative proprie del ciclo
di allenamento;
- individualizzazione: da un iniziale programma generale
applicabile a tutti si dovrà gradualmente passare
alla ricerca di uno schema di allenamento “personalizzato”.
L'Experience ( Esercitazione )
Utilizzando come riferimento il modello Juventus Soccer
Schools , andremo ad analizzare un nuovo termine : L'Experience.
Con questo termine andremo ad indicare ogni singola
esercitazione che comporrà la seduta
dall'allenamento , il termine experience tradotto in italiano appunto in
"esperienza" non è stato
scelto a caso, infatti con esperienza intendiamo il vissuto motorio , tecnico o
tattico che andremo a far provare ai nostri giocatori mediante specifiche
esercitazioni.
Un allenatore affinchè programmi un esercitazione
"EFFICACE" deve tener conto dei seguenti aspetti:
Obiettivi chiari e adeguati alle varie fasce d'età (1 max 2)
.
Giocatori consapevoli di ciò che fanno e sono coinvolti .
Gli spazi e le atrrezzature sono adeguate e in buono stato.
Controllabile dal punto di vista energetico .
Ridurre al minimo i tempi morti ( aggiungere più partenze
per evitare file di bambini troppo lunghe).
Training guide
La training guide è uno strumento utilizzato per la
descrizione dell’'intero allenamento. Contiene la descrizione,l’
'illustrazione,gli obbiettivi specifici e le tempistiche di ogni singola
Experience.
In questa sono riportate anche la data, il nome del coach
,la tipologia del progetto,la location nella quale si svolgono le proposte,i
dati relativi alla squadra allenata(anno e numero dei giocatori ) e gli
obiettivi generali dell’'intero allenamento riferiti alle specifiche
Experience.
Description guide
La description guide è uno strumento utilizzato per la descrizione di ogni singola experience.
Contiene la descrizione,l’illustrazione, gli obbiettivi specifici e le varianti di una singola experience.
In questa sono riportate anche il nome dell’'experience, il nome del coach,l'’età dei giocatori, lo spazio e il materiale utilizzato per svolgere l'’esercitazione e la fase dell’'allenamento nella quale si colloca (es warm up).
Modello S.F.E.R.A
Metodologia ideata dal prof. Vercelli è attualmente pilastro del modello Juventus Soccer Schools
.Esso è basato sull’ ' approccio teorico del Costruttivismo,che responsabilizza
al massimo l’' individuo nella costruzione della sua realtà e nella
strutturazione dei propri meccanismi mentali,ponendosi sempre come obiettivo
quello di far corrispondere la prestazione potenziale con quella reale.
Il modello S.F.E.R.A è rappresentato graficamente da una
sfera, la sfera di MANDALA. Tale modello è costituito da 5 elementi
fondamentali:
1. sincronia
2. forza
3. energia
4. ritmo
5. attivazione
Sincronia: La capacità di essere completamente presenti e
concentrati su ciò che si sta facendo nel momento della prestazione. Il segreto
della sincronia consiste nel fare e immaginare allo stesso tempo.
Punti di Forza: Capacità e abilità fisiche, tecniche e
psicologiche che l’atleta riconosce di possedere ai fini di una prestazione di
eccellenza. Essi sono collegati al senso di autoefficacia(self-efficacy). Il
termine autoefficacia sta a significare di essere in grado si saper fare un
qualcosa.
Energia: L' ’energia, se usata in modo appropriato, ci
consente di utilizzare al meglio le risorse al fine di ottenere un buon
risultato. Un eccessivo o scarso utilizzo dell’energia ha come conseguenza una
sensazione di stanchezza.
Ritmo: Il ritmo è ciò che genera il giusto flusso nella
sequenza dei movimenti. È ciò che dà qualità all'’azione:chi è dominato dal
ritmo viene percepito come elegante. Chi è dominato dall’energia appare come
potente ed esplosivo nei movimenti.
Attivazione: È il motore motivazionale, è la massima
espressione della passione che permette all’atleta di superare i limiti. È la
condizione fisica e mentale che l’atleta vive nel momento in cui si sente
pronto per la prestazione. L'’attivazione è legata al “rituale”.
La seduta dall'allenamento
La seduta d'allenamento in riferimento alla periodizzazione
rappresenta l'unità funzionale.
L'allenamento sportivo si definisce " Un processo
d'azione complesso che si pone lo scopo di influire , in modo pianificato e
rivolto a un oggetto (specifico) , sullo stato (livello) di prestazione
sportiva e sulle capacità di realizzare nel migliore dei modi possibile tale
prestazione in situazioni di competizione."
La seduta d'allenamento può essere suddivisa in 5 momenti
principali:
Attivazione o warm up + Parte fisico motoria ( in base
all'età e all'obiettivo in programma)
Tecnica analitica
Tecnica applicata/ Situazionale
Situazionale Partita
Partita finale
Un allenatore affinchè programmi una seduta d'allenamento
efficace deve tener conto di :
- Caratteristiche del gruppo ( ambiente, età, capacità )
- Periodo dell’'anno ( Preparazione – Agonistico – Fine Stagione )
- Continuità del Lavoro
- Principi Teorici dell’Allenamento ( stimolo adeguato, carico )
- Fasi della Seduta ( divisione, contenuti, mezzi )
- Obiettivi ( a breve, medio, lungo termine )
- Condizione dei Giocatori ( atletica, tattica, tecnica, psicologica, )
- Condizione Atmosferica
Il Riscaldamento
"Il riscaldamento è la fase della seduta che si pone
l'obiettivo di migliorare la capacità di prestazione e di evitare
infortuni". L'ottimizzazione dei parametri psicofisici della prestazione è
ricercata servendosi di un riscaldamento generale e di uno speciale.
Nella corsa di riscaldamento , grazie al lavoro di grandi gruppi muscolari , si provoca un
notevole aumento della produzione di calore. Come dimostarno alcune ricerche ,
grazie a un riscaldamento generale si
produce un aumento continuo della temperatura interna del corpo.Il grado di
aumento della temperatura è in rapporto diretto con la durata del riscaldamento
, la sua diminuzione dopo la cessazione della corsa corrisponde 0,16 gradi ogni
10 minuti di pausa. Se si raggiunge una temperatura otttimale , tutte le
reazioni fisiologiche che soon decisive per le capacità di prestazione si
svolgono a livello d'azione più favorevole.
Con l'aumento della temperatura :
- La velocità dei processi metabolici s'incrementa secondo le regole della relazione velocità-temperatura.
- L'aumento dell'irrorazione sanguigna dei tessuti , sopratutto l'apertura e dilatazione dei capillari nella muscolatura che sarà successivamente impegnata nel lavoro, provvedendo così a un miglior rifornimento di ossigeno e di substrati.
- Se la temperatura aumenta si avrà una maggiore eccitabilità del sistema nervoso centrale.
- Se aumenta la temperatura dei tessuti del corpo, aumenta anche la sensibilità dei recettori sensoriali, importante sopratutto per la prestazione a livello coordinativo.
- Svolge anche un'azione di prevenzione degli infortuni, il lavoro generale di riscaldamento attivo diminuisce le resistenze visco-elastiche, ovvero muscoli e tendini diventano più elastici ed estensibili abbassando così il rischio di infortuni.
- Aumenta la capacità di carico delle articolazioni, nello specifico provoca l'aumento del liquido sinoviale , così le articolazioni sono in grado di ammortizzare meglio i carichi massimi.
- Porta un aumento dei parametri di volume cardiaco e circolatorio, come anche un aumento delle quantità di sangue.
Il Riscaldamento attivo speciale rappresenta il
prolungamento del riscldamento attivo generale. Per realizzare una regolazione
ottimale dei riflessi sul processo di movimento di una disciplina sportiva,
durante il riscaldamento speciale si deve far uin modo che gli esercizi di
riscldamento siano simili o
corrispondano alla struttura dinamica e cinematica dell'esercizio di
gara. Il riscaldamento speciale prevede anche esercizi di allungamneto e di
scioltezza che serve a prevenire infortuni tipici dello sport praticato.
Il riscaldamento nei giochi sportivi
Il tempo che deve passare dalla conclusione del
riscaldamento alla partenza di una gara deve essere di circa 10-15 minuti , in
quanto in questo lasso di tempo , la temperatura muscolare non diminuisce
ancora , e quindi l 'effetto del riscaldamento si mantiene completamente.
Nella pausa tra i due tempi , la temperatura dei giocatori
diminuisce di nuovo, avvicinandosi ai valori iniziali, questa diminuzione
influirà in modo negativo sulla rapidità dello scatto. Quindi i primi 7 minuiti
di pausa devono essere dedicati ai colloqui sulla tattica mentre i restanti
sette dedicati ad un nuovo moderato
riscaldamento.
Fattori che influiscono sul riscaldamento:
- Età : intensità e durata in proporzione all'età , più l'atleta è anziano e più il riscaldamento deve essere prudente e progressivo ovvero più lungo, in quanto aumenta il rischio i infortuni, in generale nel settore scolastico basta un riscaldamento di 5 minuti.
- Stato dall'allenamento: il volume e l'intensità si debbono regolare sullo stato dall'allenamento dell'atleta. Ad esempio un atleta poco allenato con un riscaldamento troppo intenso può andare incontro ad un affaticamento, tale da aumentare dal rischio infortuni. Inoltre il riscldamento deve adeguarsi al tipo di atleta quindi troveremo soggetti lenti a carburare e atleti carburano in modo immediato.
- Momenti della giornata: i test motori dimostrano che al mattino il riscaldamento deve essere più graduale e prolungato che in altri momenti della giornata.
- Sport specifico : deve conformarsi al sport per il quale ci si allena , sport che presentano notevoli esigenze di mobilità articolare e di capacità d'allungamento implicano una maggiore presenza di esercizi d'allungamento, mentre sport di resistenza prevederanno esercizi epr l aumento della prestazione cardiopolmonari .
- Temperatura esterna: una temperatura elevata permette un riscaldamento breve, mentre in caso di pioggia o freddo occorrerà un riscaldamento prolungato.
Tecnica Analitica
Come abbiamo visto nella presentazione della sezione
"Tecnica" , possiamo differenziare la tecnica di base ovvero i
fondamentali del calcio a prescendire dallo svolgimento del gioco, dalla
tecnica applicata , che comprende i fondamentali della tecnica di base in relazione
allo sviluppo del gioco, dei compagni degli avversari.
Lo sviluppo della Tecnica analitica può essere incentarto
nelle prime fasi della seduta d'allenamento, questi tipo di esercitazione però
presenta dei pro e dei contro che ora rassumiamo brevemenente:
- Pro :
I giocatori toccano il pallone numerose volte e possono
ripetere più vote il gesto da sviluppare
- Contro:
Spazi inverosimili
Assenza di avversari
Tecnica Applicata
Le situazioni di gioco sono esercitazioni polifunzionali ,
nel senso che forniscono una miscela di stimoli allenanti per tutti i fattori
della prestazione , per esmpio l'aspetti fisico - condizionale o tattico
individuale.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico il giovane calciatore
impara a utilizzare i getsi motori di cui è in possesso come mezzo per
risolvere i problemi posti dall'opposizione attiva degli avversari e/o dal
comportamento dei compagni. Ecco che il giocatore si abitua ad adattare il
proprio bagaglio tecnico alle necessità contingenti , cioè di disporre della
tecnica calcistica in modo variabile e plastico.
Situazionale Partita
Le situazioni di gioco , rispetto ai fattori che determinano
la prestazione , si sfruttano al fine di agire prevalentemente sull'aspetto tattico
individuale . Fra i mezzi di insegnamneto - apprendimento a disposizione
dell'allenatore , per realizzare la seduta dall'allenamento , rivestono un
ruolo determinante per la formazione del giovane calciatore , costituiscono le
unità di base della partita e sono caratterizzate dalla presenza attiva di
almeno un avversario e di uno o più compagni . Didatticamente si dividono in
situazioni di gioco semplice ( dall' 1 > 1 al 3 > 3 ) e complesse ( dal 4
> 4 all' 11 > 11 ).
Dal punto di vista tattico il giocatore deve imparare a
leggere e riconoscere i diversi contesti i gioco , raccogliendo informazioni ed
elaborando soluzioni in tempi brevissimi.
L'educazione a tutto questo si ottiene attraverso
l'allenamento programmato delle situazioni di gioco semplici e proponendo
contenuti mirati , semplici e garduali. Al''inizio è proficuo semplificare le
esercitazioni riducendo il numero di variabili e/o facilitando il perseguimento
dell'obiettivo. Tra le varaibili da regolare e controllare sono : spazio di
gioco , comportamento dei difensori e deglia attaccanti , il vincolo tecnico ,
pressione temporale , superiorità - inferiorità numerica , pressione
psicologica.